Dalla galleria dei Santi

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Pura icona rigorosamente in bianco e nero

martedì 21 settembre 2010

Nicolas Sarközy de Nagy-Bocsa, le deportazioni dei Rom e il puttanone Carlà



Sarközy, coinvolto forse in prima persona nello scandalo dei finanziamenti illeciti L'Oréal, ha fatto deportare gli zingari per distrarre l’attenzione dei francesi e far finta che “ghe pensi mi” alla vostra sicurezza e al vostro benessere.
Un po’ come il suo compagno di merende Silvio Berlusconi, che nel 2008 ha “brillantemente risolto” in Italia il problema Rom.
Qualche maligno insinua che se gli zingarelli cacciati dal borioso e incazzoso presidente francese non ricompariranno rapidamente in Italia – paese considerato in Europa la "discarica" di tutte le più fastidiose minoranze ed etnie – potremo considerarli avviati alle camere a gas che si sospetta che Sarközy abbia fatto segretamente allestire nelle campagne francesi.
Intanto, attraverso il suo partito UMP (di ispirazione conservatrice, liberale, ladresca, razzista e xenofoba, tutte cose che oggi stanno benissimo insieme) ha beneficiato dei soldi della celebre casa di profumi e di bellezza L’Oréal, che ha regalato anche qualche quintalata di mascara alla sua puttanissima consorte, per ingraziarsela (come si mormora nelle migliori boutique e parfumerie francesi).
Non è passato che qualche giorno, da quando Carlà ha difeso pubblicamente l’iraniana Sakineh, beccandosi della puttana da un giornale dell’Iran, che il suo consorte cosa fa? Fa deportare in vagoni piombati Rom e zingarelli vari, buttando nel cesso “diritti umani” e individuali.
Probabilmente è il culo di Carlà, gran mignottone da infarto, che lo fa andare fuori di testa …
Altro che il povero Hitler, con quella racchietta scipita di Eva Braun!
21 settembre 2010
Eugenio Avati Ostilio

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